Icona raffigurante “Crocifissione”, Russia, metà del XIX sec.

Questa icona della Crocifissione non rispetta le regole Ortodosse dell’iconografia: è’più libera, più occidentale. La croce è piantata sul Golgota, accanto alla croce sono piantate la lancia e la spugna, sono gli strumenti della Passione di Cristo; la croce è la tipica ad otto punte, caratterizzata dalle tre traverse e soprattutto dall’inclinazione della traversa inferiore, su cui poggiano i piedi di Cristo; secondo alcune interpretazioni, rappresenta il tentativo di esprimere la sofferenza di Cristo, secondo altri, l’inclinazione in basso il destino del ladrone di sinistra, e l’inclinazione in alto la sorte del buon ladrone, crocifisso alla destra di Gesù: la croce viene così ad assumere il significato di bilancia del destino e bilancia di giustizia, legame misterioso fra il regno dei cieli e l’inferno. Ai lati non troviamo le solite pie donne, il centurione Longhino e san Giovanni ma un immenso gruppo di fedeli che simboleggiano la Chiesa e l’umanità tutta, accomunate nel dolore ed entrambi beneficiari della redenzione operata da Cristo. Nel livello inferiore una rappresentazione molto rara: La Madonna delle Grotte (Pecerskaja): l’icona della Madonna delle grotte si forma su un modello iconografico di origine Bizantina della Vergine Nicopeia che raffigurta la Madonna assisa in trono, nella dignità di regina; appare così in trono col Bimbo in una posa frontale e circondata da monaci e santi. Tempera su tavola, cm 70x88 (difetti)